Nei giorni scorsi una delegazione del team di Federica ha partecipato alla seconda edizione dell’lnternational Conference on Assistive Technology and Disabitities (ATAD) tenutasi a Roma all’Università Pontificia Salesiana. Si tratta del principale evento a livello internazionale dedicato allo sviluppo e alla valutazione di nuovi programmi basati sulle tecnologie assistive per le persone con disabilità intellettive e multiple. Un’occasione per esplorare i futuri scenari e sviluppi in materia di accessibilità e fruibilità.
L’evento, organizzato dalla Lega del Filo d’Oro, associazione punto di riferimento in Italia nell’applicazione delle tecnologie assistive per le terapie riabilitative delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, e dalla casa editrice Springer, in collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, sotto la direzione scientifica del Professor Giulio Lancioni, professore ordinario di Psicologia Generale del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, neuroscienze e organi di senso dell’Università di Bari.
Ma cosa sono le tecnologie assistive? Potremmo definirle come l’insieme di tutte quelle innovazioni tecnologiche, dalle applicazioni degli smartphone fino ad arrivare alla robotica, che possono essere adattate per specifiche necessità. In questo modo esse divengono di fondamentale importanza per le persone con disabilità, permettendo loro di uscire dall’isolamento e di avere una migliore qualità di vita, divenendo altresì uno strumento indispensabile per favorire l’indipendenza.
Tra gli speaker anche il professor Orazio Miglino, docente di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che da tempo supporta la Lega del Filo d’Oro con ricerche in materia di tecnologie assistive ed autore del corso di Psicologia dell’apprendimento, per la nostra piattaforma Federica.EU.
Questa seconda edizione della ATAD Conference ha rappresentato un’importante occasione per tutti gli attori coinvolti, dai giovani ricercatori e studiosi italiani ed internazionali che hanno vissuto momenti di confronto sulle ricerche in corso e sugli scenari futuri, ai i caregiver delle persone con disabilità plurime, cognitive, sensoriali e motorie e alle famiglie, a cui è stato rivolto anche un Open day per rispondere a domande ed esigenze specifiche.