Nel 2020 è iniziata una vera e propria rivoluzione tecnologica che ha investito numerosi settori, compreso quello dell’educazione. Il livello di progresso fatto nell’ultimo anno sarebbe forse stato realizzabile in condizioni normali solo nell’arco di 3-5 anni. Un risultato notevole!
Già nel 2019 il report “Come ottenere il massimo dalle tecnologie a scuola” realizzato da Nesta Italia mise in luce i fattori chiave dell’innovazione e i modi per valorizzare gli insegnanti come promotori del cambiamento. Il desiderio di digitalizzare il sistema scolastico è nato dunque prima dell’emergenza sanitaria, ma è stata quest’ultima a dare la spinta definitiva all’alfabetizzazione digitale in tempi rapidissimi.
La corsa alla digitalizzazione
Nonostante per alcuni insegnanti più navigati l’alfabetizzazione digitale abbia rappresentato una sfida, in poco tempo sono stati fatti grandi passi avanti, e agli studenti è stata garantita continuità nell’educazione nonostante il distanziamento.
Il sistema scolastico sta investendo molto nella tecnologia per sopperire all’impossibilità di studiare dal vivo nelle aule accademiche, intravedendo anche le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale nella quotidianità di studenti e docenti.
Durante l’ultimo anno accademico e scolastico molte sono state le interruzioni della didattica in presenza per tutti i livelli di istruzione. Molti avrebbero preferito interagire dal vivo nelle aule fisiche ma con la consapevolezza di poter fare tesoro degli strumenti acquisiti nell’ultimo anno e mezzo. Cosa ne sarà dei cambiamenti avvenuti, quando la pandemia sarà superata?
I benefici permanenti
In prospettiva, l’esperienza acquisita durante i lunghi mesi di DaD, con il relativo impiego della tecnologia, potrebbe assicurare notevoli vantaggi:
- attitudine alla progettazione didattica online
- riduzione dei sovraccarichi di lavoro tramite acquisizione e applicazione di buone pratiche
- efficacia di una didattica personalizzabile
- maggiore inclusività.
Un altro cambiamento significativo potrebbe avvenire nelle modalità di comunicazione tra genitori e insegnanti. Scrivendo in appositi gruppi classe e incontrandosi nelle aule virtuali verrebbe agevolato il confronto sui progressi dei figli, senza le lunghe attese tipiche dei colloqui scuola-famiglia in presenza. Inoltre, grazie al registro elettronico, sarebbe possibile tener traccia dei ricevimenti avvenuti, rendendo più facile agli insegnanti risalire ai genitori non ancora aggiornati sull’andamento scolastico dei figli.
La speranza è quindi quella di prendere ciò che di positivo questo anno e mezzo di didattica a distanza ha portato, e creare una futura nuova scuola in presenza con l’influenza del digitale.