Quale è la cosa più difficile quando si finiscono gli studi e ci si mette alla ricerca di un lavoro? Scrivere il proprio curriculum. Raccontarsi, mettere in fila le proprie esperienze e il proprio percorso di studi, parlare di sé e delle proprie caratteristiche personali può essere più facile a dirsi che a farsi. Su internet ci sono modelli, fac simile, ma cimentarsi nella scrittura del proprio CV, soprattutto se è la prima volta che lo si prepara, può essere una prova ardua. Ecco allora dieci consigli utili per scrivere un curriculum a prova di colloquio.
1. Lunghezza
Un curriculum non dovrebbe essere mai più lungo di tre pagine. Deve riassumere gli studi, le esperienze professionali principali, i titoli e i certificati ottenuti e anche le principali caratteristiche personali. Se avete fatto molti lavori fate una selezione e limitatevi a inserire quelli più importanti e che possono essere più interessanti per i recruiter.
2. Quanto essere dettagliati
Quando si scrive un curriculum è bene elencare per ogni voce relativa alle esperienze professionali il ruolo svolto e le principali mansioni o responsabilità. In questo modo chi leggerà potrà avere da subito delle notizie più dettagliate sul candidato.
3. Pertinenza e dinamicità del CV
Cercate sempre di evidenziare le caratteristiche e le esperienze che più si adattano all’annuncio di lavoro al quale intendete rispondere. Per questo è consigliabile studiare sempre bene il destinatario del CV e modellare – ma attenzione senza esagerare alcun elemento – le varie voci a seconda di quanto queste siano pertinenti con l’annuncio.
4. Evitare errori di grammatica
Non abbiate fretta né quando compilate il curriculum né al momento di inviarlo via mail. Rileggete con calma il testo e attenzione a evitare errori di grammatica, ortografia o punteggiatura, non sarebbe un bel biglietto da visita!
5. Layout e font
Su internet troverete diversi formati e layout per il vostro CV, il più comune è sicuramente il formato europeo Europass. Molti recruiter però apprezzano anche i CV personalizzati: se ben presentati e articolati, se sono scritti in maniera chiara e scorrevole, possono spiccare tra gli altri e dare una marcia in più al candidato. Attenzione anche al font che si sceglie, evitiamo il Comic Sans, troppo da fumetto, e optiamo per un classico Times New Roman o Arial.
6. Fotografia si o no?
Non è obbligatorio aggiungere una propria fotografia, tuttavia se pensiamo che renda più completo il nostro CV inseriamola pure. Attenzione però: niente foto delle vacanze o con espressioni spiritose o ritagli di foto di gruppo. Scegliete un formato fototessera dove siamo in primo piano con uno sfondo neutro.
7. Cronologia delle esperienze
Quando si scrive un CV le esperienze di lavoro e di studio, compresi i singoli corsi online, vanno inserite in ordine cronologico inverso, ovvero dalla più recente alla più lontana nel tempo. Ricordatevi sempre di inserire la data di inizio e la data di fine per ogni voce.
8. Hard skills e soft skills
In ogni curriculum che si rispetti devono trovare spazio questi due tipi di competenze. Le hard skills sono sicuramente le più facili da inserire: si tratta dei titoli ottenuti, dei certificati, del livello di conoscenza delle lingue. Le soft skills o competenze trasversali, sono quelle che invece attengono al carattere e spaziano dalla capacità di risolvere i conflitti, al problem solving alla flessibilità. Le soft skills sono quelle che consentono ai recruiter di farsi un’idea su come il candidato si comporterà sul posto di lavoro. Un consiglio? Siate sempre sinceri e evitate di inserire nel CV caratteristiche e competenze che non siete certi di possedere. Questo però, può essere uno stimolo a iscriversi a corsi online gratuiti per poter ampliare le proprie skills così da avere un curriculum interessante e aggiornato.
9. Informazioni di contatto
Non dimenticate di inserire in cima al CV le vostre informazioni di contatto come mail, numero di telefono ed eventuale link a profili social (in particolare LinkedIn). Attenzione però al tipo di mail: un indirizzo professionale è formato da nome e cognome, intervallato al massimo da un punto o da un altro segno di punteggiatura. Evitiamo mail che contengano soprannomi e nomignoli.
10. Formato del CV
Il formato ideale per il curriculum è sempre il PDF soprattutto perché garantisce che ovunque si apra resti sempre impaginato allo stesso modo. In generale è consigliabile comunque utilizzare un formato tradizionale che sia scaricabile e soprattutto accessibile da qualsiasi dispositivo.
Consiglio extra
Un buon curriculum è un curriculum sincero, dove non ci sono bugie, esagerazioni o false esperienze. Inoltre se l’abbiamo e se pertinente all’annuncio a cui stiamo rispondendo, alleghiamo al nostro CV anche una lettera di raccomandazione o di referenze, rafforzerà la nostra posizione e offrirà al recruiter un punto di vista positivo sul nostro operato da parte di un datore di lavoro.