La ricerca del lavoro è un impegno che prima o poi spetta a tutti, che sia per un primo impiego o per dare una svolta alla propria carriera.
Riuscirci non è una missione semplice…. Anche per l’effetto del “Permission Paradox“, ovvero quando non è possibile ottenere il lavoro senza l’esperienza, ma non è possibile ottenere l’esperienza senza il lavoro.
A questo si aggiungono i dati, come quelli sugli studenti lavoratori riportati da Almalaurea, il consorzio interuniversitario, ponte tra università, mondo del lavoro e delle professioni, molto attivo nella realizzazione di indagini censuarie. Nel 2018, il 32% dei laureati non è stato, nel corso della carriera universitaria, uno studente lavoratore e quindi l’esperienza lavorativa viene rimandata al post-laurea.
Come si può affrontare il mondo del lavoro?
Le vie sono diverse.
Sicuramente, una volta individuato il settore che più interessa, in base ai propri studi o alla preparazione di base, è bene analizzare le competenze maggiormente richieste.
Alcune variano da azienda ad azienda, altre invece rientrano tra quelle generali per le specifiche posizioni aperte. L’ideale è soffermarsi su queste ultime, ma non fermarsi e pensare anche a come acquisire quelle mancanti.
Un consiglio sempre valido è quello di prepararsi al meglio, identificare le competenze chiave e investire su di esse, anche attraverso percorsi di formazione, prestando sempre attenzione alla scelta e alla qualità dell’offerta.
Alcune competenze possono essere acquisite soltanto lavorando, bisogna quindi rimboccarsi le maniche e magari iniziare a lavorare come volontario, giusto il tempo di acquisire qualche competenza in più, o perchè no, “inventando il lavoro”.
Ma non solo! Un’azione molto efficace è anche quella di confrontarsi con esperti del settore, utilizzando anche social come LinkedIn, e scambiare con loro punti di riflessione.
Una possibilità da esplorare e considerare è quella di lavorare come libero professionista. Il mondo dei freelance non è esente da difficoltà, ma può consentire di iniziare a proporsi per diverse collaborazioni, in base alle competenze già acquisite e, al contempo, approfondire le professionalità sul campo e ampliare il proprio curriculum, facendo attenzione a non improvvisare!
Se invece si è già dipendenti di un’azienda e si vuole provare a cambiare settore, può essere interessante intraprendere un nuovo progetto che permetta di mostrare la propria volontà e le capacità, anche in ambiti differenti da quelli di partenza, coinvolgendo team trasversali.
Qualsiasi sia la situazione, un’ottima soluzione è quella di sfruttare la formazione online per cercare di colmare la mancanza di determinate competenze, siano esse soft o hard skills.
Proprio in questi giorni di emergenza sanitaria e sospensione di tante attività, può essere una buona occasione per orientarsi in questo mondo e vale la pena dare un’occhiata a tutte le proposte raccolte, ad esempio, sul portale Solidarietà digitale dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, e nella sezione dedicata alla didattica a distanza dal Ministero dell’Istruzione.
Piattaforme online, come Federica.eu, permettono di approfondire, secondo i propri tempi e sfruttando diversi strumenti, tematiche sempreverdi, come la comunicazione e negoziazione, la leadership, o anche più tecniche per l’economia o l’emergente data science.
Non resta quindi che dare il via al cammino verso il mondo del lavoro!
Ottima cosa ben fatta