Gli allestimenti commerciali seguono le mode e i cambiamenti della società. Data la globalizzazione, oggi l’economy experience mira soprattutto al coinvolgimento sensoriale, all’intrattenimento e alla socializzazione. Per progettare luoghi di consumo di successo al passo con le richieste di mercato è importante capire quale ruolo occupi il consumo nella sua rappresentazione fisica e come l’idea stessa di negozio sia cambiata nei secoli.
Dalle strade ai negozi con vetrine
Nell’arco della storia, la concezione dei luoghi di consumo si è evoluta di pari passo alla società e alle strutture viarie.
In età greco-romana, la centralità della polis portava l’intera popolazione a riunirsi nelle aree commerciali per il mercato cittadino. I singoli empori esponevano la mercanzia su grossi banchi di legno nella pubblica via poiché tutte le fasi della compravendita avvenivano all’esterno dei locali. Nel Medioevo, con l’aumento della popolazione crebbe l’importanza degli spazi mercatali, mentre le botteghe, pur continuando a esistere, divennero soprattutto laboratori per gli artigiani, con i prodotti esposti all’interno per non intralciare la viabilità delle strade.
L’idea moderna di negozio nacque solo nei primi del Novecento, influenzata dall’ambiente lussuoso delle sale di rappresentanza alto-borghesi. L’obiettivo era trasmettere intimità ed eleganza in contrapposizione alla chiassosa promiscuità delle strade. Particolarmente importante divenne la vetrina, nata un secolo prima per attrarre i passanti con la sua struttura scenografica e spettacolare. La figura dell’architetto come progettista dei luoghi di consumo nacque nello stesso periodo.
Il pop-up retail
Di recente, dagli Stati Uniti è arrivato un nuovo modo di concepire gli spazi commerciali. Si tratta dei pop-up retail, negozi temporanei che “spuntano fuori” all’improvviso e altrettanto velocemente spariscono. Questa nuova tipologia di negozio riflette le attuali esigenze di mercato, che richiede costante esclusività e innovazione del sistema distributivo. In questo modo, il focus del cliente viene dirottato dalla dimensione fisica del luogo di consumo all’evento stesso.
Progettare oggi i luoghi di consumo
Con federica.eu puoi approfondire le dinamiche dell’allestimento commerciale e restare al passo con i nuovi modi di fare compravendita. Il corso Progettazione dei luoghi di consumo di Alfonso Morone, professore associato di Design presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, fornisce agli studenti gli strumenti progettuali necessari a intraprendere l’attività di progettista nel retail design. Dal negozio nella sua evoluzione storica al valore simbolico e comunicativo dei brand, il corso analizza ogni elemento che può influire sulla validità della progettazione di un allestimento commerciale.
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